Gratia plena
Gratia plena – Piena di grazia
“Voglio essere un’opera d’arte vivente.”
Luisa Casati
Il sacro e il profano, terza parte. Un’altra vergine barocca, stavolta vestita di smagliante turchese proprio come una regina dei cieli, e avvolta nell’aura misteriosa di una chiesa del Settecento. Gratia plena si direbbe in latino ricordando le parole dell’Annunciazione, piena di grazia.
Trasformare l’arte in una cosa viva, da indossare sulla pelle, attraverso vestimenti e travestimenti che attingono ispirazioni dalla storia e dalla moda. E’ questo il senso di questa serie fotografica dedicata al sacro e profano, iniziata QUI
Un vezzo e forse per molti una stranezza, che trova il suo motivo d’essere sempre nello stesso motto: trasformare l’arte in una sorta di performance viva, come la geniale (e innarrivabile) Marchesa, anticipando la moderna body art, insegnava già un secolo fa.
Felice settimana, fashion people!
Dress: Compagnia italiana / Necklace: Yesnoproblem / Star crown: Charlotte Crowns / Headband: Ilaria Innocenti